C’è una corrispondenza diretta tra gestione agile e profitti nella produzione e commercializzazione abbigliamento? Sembra proprio di sì, e più che in altri settori perché, oltre alla qualità e all’originalità, chi produce moda deve distinguersi anche sotto altri aspetti.
Produrre abbigliamento e accessori richiede infatti il coordinamento e la sincronizzazione di più attori: i fornitori, i terzisti che si occupano dei semilavorati, le unità addette al confezionamento, i distributori e altri ancora. È una filiera articolata che richiede indubbie capacità organizzative per funzionare e generare profitto.
Saper leggere il mercato e le sue evoluzioni è un altro elemento fondamentale, essenziale per ogni attività economica ma nel ramo fashion forse di più. La moda è per definizione mutevole, negli ultimi anni sempre più consumer-centrica, e assecondarne gli impulsi richiede una market intelligence sopra la media.
Infine, c’è il parametro della cost-efficiency, particolarmente sentito in un settore così “affollato”. Chi produce fast fashion, per esempio, compete su time-to-market ridotti e marginalità minimali. Al tempo stesso, deve garantire quella accountability sociale e ambientale richiesta a gran voce da iniziative come il Fashion Transparency Index. Mediare tra le diverse istanze è un compito decisamente non facile.
Queste dinamiche per così dire fisiologiche, poi, si inseriscono in un contesto estremamente volatile, dove il tasso di incertezza e imprevisto rimane elevato e difficilmente controllabile. Si pensi soltanto agli eventi del 2020-22 e a quanto abbiano influenzato anche i ritmi e le strategie produttive del mondo della moda.
Il periodico consuntivo State of Fashion fotografa allora per il 2023 una situazione complicata: nel suo sondaggio tra gli addetti ai lavori, le prime 3 preoccupazioni sono inflazione (78%), instabilità geopolitica (66%), disruptions a livello di supply chain (52%). Per i consumatori, invece, cresce la tendenza a contenere i costi: il 74% degli intervistati, così, prevede di vestirsi nel prossimo anno con capi meno costosi.
Per continuare a operare con successo in una situazione così incerta, è imperativo ridurre al minimo le inefficienze e ottimizzare il funzionamento della filiera produttiva. Per gli operatori del settore, ciò significa anche affidarsi a strumenti di gestione più sofisticati e specializzati.
Programmi modulati sulle peculiarità della produzione e commercializzazione di abbigliamento ed accessori sono, infatti, generalmente preferibili ai software one-size-fits-all. Così, ERP modulari e duttili di nuova generazione, appositamente verticalizzati per il settore moda, possono offrire un supporto concreto alle aziende del settore e, proprio in virtù della loro struttura modulare, accompagnarne la crescita.
Un esempio di questa tipologia di gestionale è TeamSystem Fashion, una specializzazione molto importante dell’ERP sviluppato dalla software house marchigiana. In questo caso, la piattaforma gestionale è stata pensata e sviluppata considerando pains&gains di chi produce e commercializza abbigliamento e accessori
TeamSystem Fashion copre tutti i processi di un’azienda di moda, dalla fase creativa a quella commerciale. In particolare, per quanto riguarda i processi produttivi, può efficientare il lavoro su almeno 3 versanti.
Nel complesso, dunque, quello proposto da TeamSystem è un gestionale che copre a 360° le esigenze delle aziende impegnate nella produzione e commercializzazione di abbigliamento e accessori. L’approccio integrato aumenta la visibilità sui processi, traccia le performance ed elimina molte voci di spesa non necessarie. Migliorano così le capacità organizzative, si riduce il time-to-market e aumentano le marginalità.
Un ERP come quello appena descritto ha una implementazione piuttosto lineare, ma va naturalmente adeguato alla struttura e alle specifiche necessità dell’Azienda che lo adotta. È un lavoro delicato, dalla cui corretta esecuzione dipende buona parte del valore aggiunto che l’ERP può portare in azienda.
Per svolgerlo al meglio serve il supporto di un partner IT come C.A.T.A., in grado di prendere in carico le fasi di analisi come quelle di effettiva implementazione, e portarle a compimento in tempi rapidi e secondo le aspettative. Un system integrator certificato TeamSystem, e con specifiche skills nel settore, che può quindi agevolare l’adozione di uno strumento cruciale per il successo di un’azienda di produzione e commercializzazione di abbigliamento e accessori.