Esistono almeno 3 motivi per investire oggi in un gestionale aziendale. Per capirne le ragioni, sarà utile dare uno sguardo alla situazione attuale in Italia. L’ultima edizione dell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Desi 2019) della Commissione europea ci colloca complessivamente al 24° posto su 28 Paesi membri Ue, ma sancisce un piazzamento migliore (19°) nell’integrazione delle tecnologie digitali tra le imprese, che sale in 14ª posizione nella condivisione di informazioni per via elettronica e addirittura in quinta con riferimento alla fatturazione elettronica. Segno che sull’utilizzo del gestionale aziendale o ERP (Enterprise Resource Planning) le nostre aziende dimostrano una maturità superiore rispetto ad altre voci rilevate nel Desi, mentre devono fare dei passi importanti sul versante dell’e-commerce, tuttora poco diffuso tra le PMI. La circostanza che la fatturazione elettronica abbia ormai preso piede tra le piccole e medie imprese rivela l’obbligo di legge introdotto con l’ultima legge di Bilancio e ci porta al primo motivo per cui è giunto il momento di investire in un gestionale aziendale.
Un gestionale aziendale, o ERP (Enterprise Resource Planning), è una soluzione software integrata che supporta le aziende nella gestione e nell'ottimizzazione di tutte le loro attività operative e amministrative. Per le PMI, in particolare, un gestionale per aziende rappresenta uno strumento essenziale per centralizzare e automatizzare processi chiave come contabilità, gestione delle risorse umane, controllo di magazzino, vendite e acquisti. Questo tipo di software consente di ridurre gli errori manuali, migliorare l'efficienza operativa e fornire una visione completa e in tempo reale delle performance aziendali. Inoltre, grazie alla modularità degli ERP moderni, le PMI possono adattare il sistema alle loro specifiche esigenze, aggiungendo o rimuovendo funzionalità man mano che il business evolve. In un contesto di mercato sempre più competitivo e digitalizzato, disporre di un gestionale aziendale avanzato permette di prendere decisioni informate, migliorare la collaborazione interna e rispondere rapidamente alle nuove sfide e opportunità.
Negli ultimi anni il legislatore italiano sta cercando di spingere, e talvolta di favorire, la digitalizzazione delle aziende nostrane. L’esempio della fatturazione elettronica, alla quale una vasta platea si è dovuta conformare dall’inizio del 2019, va letto in questo senso. Ma è ancora più indicativo il Piano nazionale Impresa 4.0 con cui si cerca di accelerare, con agevolazioni e incentivi, il percorso di digital transformation delle PMI. Il primo motivo, perciò, che rende conveniente l’adozione, o la sostituzione nel caso in cui si disponga di un ERP obsoleto, di un gestionale per aziende dipende dalla possibilità di attingere a risorse che possono abbattere i costi relativi. Se prima, quindi, il TCO (Total Cost of Ownership) poteva spaventare, adesso misure come l’iper e il super ammortamento o il credito d’imposta R&S sono l’occasione per avviare quei processi di innovazione tecnologica e organizzativa rimandati per troppo tempo a causa della mancanza di capitali.
La fiscalità di vantaggio e i provvedimenti richiamati sopra sono soltanto la circostanza favorevole di cui tener conto. In realtà, il secondo motivo che dovrebbe far propendere verso un gestionale erp aziendale moderno e performante è più importante del primo. Riguarda, cioè, l’efficientamento dei processi che non è più possibile realizzare in assenza di un gestionale aziendale di ultima generazione. Se in passato, infatti, sacche improduttive e rallentamenti nell’operatività potevano essere tollerati a fronte di posizioni di leadership consolidate, negli scenari attuali questo non è più possibile. Tra volatilità dei mercati e volubilità dei consumatori, per continuare a essere competitivi bisogna governare l’intero workflow ottimizzando tempi e risorse. Ciò significa che è necessario conoscere in profondità tutto ciò che accade dentro la propria organizzazione, a cominciare da una gestione integrata dell’insieme dei dati connessi a ciascuna area, funzione, dipartimento. Che è poi il contributo più rilevante, e la vera differenza, degli ERP odierni a confronto di quelli sviluppati fino a pochi anni orsono.
Solitamente i classici gestionali aziendali consentono di presidiare la parte amministrativa (ciclo attivo e passivo), quella economico-finanziaria, quella commerciale, la produzione, la logistica ecc. Oggi tutto questo non basta più. Nel senso che costituisce comunque la base, ma non è più sufficiente a garantire prestazioni all’altezza delle sfide sui nuovi mercati, la cui dinamicità obbliga a un continuo adeguamento delle tecnologie a supporto del business. Un ERP concepito una decina di anni fa, o persino 5 anni addietro, presenta una serie di limiti applicativi, incompatibilità, difficoltà di integrazione con tool recenti che rischiano di renderlo inattuale. Basti pensare, ad esempio, all’esigenza di trovare sbocchi all’estero e di internazionalizzarsi che richiede funzionalità specifiche nell’architettura informativa e che, invece, non sempre si trovano nei sistemi IT installati a suo tempo. Il terzo motivo, in definitiva, che dovrebbe orientare le PMI a investire in un gestionale per aziende contemporaneo è rappresentato da quelle caratteristiche di apertura e l’integrazione con tecnologie fintech e blockchain sempre più necessarie per cogliere le opportunità di un mercato in continua evoluzione.
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