Sostituzione ERP nel manufacturing: un caso di successo

Quando è il momento di sostituire l’ERP aziendale? Come riuscirci senza rallentare, o interrompere, la business continuity per periodi più o meno lunghi? Quali sono i problemi da affrontare nelle diverse verticali di settore, ciascuna con ritmi e organizzazione peculiare?

La risposta alla prima domanda è quasi ovvia: è necessario sostituire il gestionale aziendale quando questo non riesce più a eseguire a dovere compiti e funzioni chiave. Obsolescenza del software, deficit di assistenza del vendor o, più spesso, l’incapacità di seguire l’evoluzione del business sono campanelli d’allarme più o meno riconoscibili. Altro discorso è invece se e quando decidere di dar loro ascolto, e questo porta alle altre domande poste all’inizio.

Come affrontare un processo delicato e decisivo come quello della sostituzione del proprio ERP senza compromettere la normale operatività dell’azienda? Dati e analisi parlano chiaro: in molti casi l’operazione ha tempi più lunghi (e costi più elevati) di quanto preventivato. Secondo alcune statistiche, fino al 30% del tempo in più. Altri dati ci dicono che nella fase di go-live fino al 51% delle aziende sperimenta una discontinuità operativa. Per quanto riguarda gli effetti di una sostituzione non eseguita correttamente, poi, questo articolo fa un elenco tragicomico di alcuni clamorosi epic fail in materia.

Le criticità di una sostituzione ERP dunque sono reali, in particolare per quanto riguarda la business continuity. Parleremo più avanti di una realtà che si occupa di MHE (Material Handling Equipment), e ha commesse da gestire su più mercati, anche all’estero. Come affrontare una trasformazione così importante senza ritardare l’avvio dei complessi cicli di lavorazione, la consegna delle attrezzature preventivate, insomma senza interrompere la sua complessa catena del valore?

La risposta è che, magari, si può insistere sui benefici reali di lavorare con un ERP più moderno, e sulla garanzia che il processo di sostituzione sia il più possibile indolore per l’azienda.

Un ERP di nuova generazione

Da questo punto di vista, un ERP evoluto offre anche a questa tipologia di aziende vantaggi concreti. Un sistema gestionale come TeamSystem Enterprise, in particolare, si specializza nella gestione della produzione in ambienti 4.0 con:

  • rilevamento automatizzato delle movimentazioni;
  • connessione dei macchinari e monitoraggio del loro rendimento;
  • analisi in tempo reale dei processi in corso;
  • soluzioni di factory control più capillari.

A queste funzionalità, specifiche per la verticale manifatturiera, Enterprise affianca l’approccio di base all’Enterprise Resource Planning, che è quello di una integrazione più salda tra tutti i dipartimenti aziendali.

Grazie a questa integrazione è possibile operare in maniera più rapida e proattiva, controllare tutti i parametri chiave per pianificare e attuare le proprie strategie di sviluppo, tenere sotto controllo i costi e ottimizzare i rendimenti.

Un gestionale evoluto come Enterprise semplifica anche il rapporto con l’interfaccia di gestione, e rende più flessibili le modalità di accesso. Il deployment di molte risorse in cloud, per esempio, consente di controllare l’andamento delle operazioni e mantenere la piena operatività anche in mobilità.

Ci sono, dunque, valide ragioni per sostituire un ERP con un gestionale più performante come quello appena descritto. Soprattutto quando tale sistema, come è il caso di Enterprise, definisce una roadmap di sviluppo e aggiornamento grazie alla quale restare up-to-date con l’evoluzione tecnologica.

Sostituire un ERP: dalla teoria all’atto pratico

Stanti questi benefici, resta da rispondere alla domanda fatta all’inizio. Come sostituire un ERP senza impattare sull’operatività aziendale? Qui entra in gioco una figura chiave, quella del system integrator, che si occupa proprio di “mettere a terra” il nuovo ERP senza contraccolpi di sorta. Un partner esperto, e con una competenza specialistica, può riuscirci riducendo tempi e costi dell’operazione ma garantendone l’accuratezza.

C.A.T.A. è un partner che offre garanzie di questo tipo, in particolare per il manifatturiero e le sue diverse articolazioni. Ha infatti un team dedicato all’implementazione di soluzioni 4.0, con focus su TeamSystem Enterprise, e conta decine di progetti di successo svolti per conto di aziende come la ligure FPT, Fluid Power Technology.

FPT è un’azienda specializzata nella produzione di attrezzature per il sollevamento, il tensionamento e il serraggio. Un mercato di nicchia, quello del MHE (Material Handling Equipment), che FPT presidia con successo da decenni anche sul mercato internazionale.

Per un’azienda del genere, restare al passo con l’evoluzione tecnologica è centrale, ma altrettanto lo è mantenere una continuità operativa nella gestione del proprio complesso sistema produttivo. Con l’aiuto di C.A.T.A. ha raggiunto entrambi gli obiettivi: è riuscita in tempi rapidi a sostituire il proprio ERP, passando a TeamSystem Enterprise, senza intaccare la propria business continuity.

Merito di un processo condotto gradualmente (di cui si parla più in dettaglio in un articolo di ZeroUnoWeb), sulla base di uno studio accurato delle aree critiche e delle necessità operative, e di una prototipazione attenta.

Come conseguenza di questa triangolazione FPT-TeamSystem-C.A.T.A. c’è stato, secondo l’azienda, un deciso incremento dell’efficienza produttiva, con l’ottimizzazione di importanti voci di spesa e la riduzione di molti errori di processo.

Naturale quindi che la triangolazione continui anche in futuro: obiettivo, quello di affiancare le strategie di sviluppo e crescita dell’azienda con l’evoluzione continua della sua infrastruttura di gestione.

 

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