Nel settore della moda, la competitività è strettamente connessa al time to market, che però risente non poco della complessità dei processi, dei molteplici prodotti da gestire (collezioni, linee, varianti…), di ritmi di produzione intensi e di filiere sempre più intricate. In questo articolo, esploreremo come un ERP moderno e declinato sulle specifiche esigenze del mondo della moda (ERP fashion) possa fare la differenza in chiave di efficienza e di competitività.
La sfida n.1 per le aziende del settore moda è la capacità di adattamento rapido – ed eventualmente proattivo - a trend in continua evoluzione e alle crescenti richieste di personalizzazione da parte dei clienti. Le collezioni devono essere progettate, sviluppate, prodotte e distribuite in tempi sempre più contenuti, senza compromettere qualità e marginalità, poiché ogni ritardo nella catena del valore si traduce in una perdita di competitività. Tuttavia, per garantire un time to market efficace, è fondamentale orchestrare in modo sinergico una molteplicità di processi, dalla fase creativa fino alla gestione della produzione, della supply chain e della distribuzione.
La moda è un settore in cui creatività e precisione operativa devono convivere in equilibrio. La gestione del ciclo di vita del prodotto coinvolge numerosi attori, sia interni che esterni all’azienda, e richiede un coordinamento impeccabile per garantire efficienza e rapidità. Oltre alla fase di ideazione, i team devono infatti occuparsi di:
Le filiere della moda sono tra le più complesse in assoluto, con molteplici fornitori e materie prime soggette a disponibilità variabile. Una gestione efficace comporta, in primis, la tracciabilità completa dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti, così da garantire qualità, conformità normativa e sostenibilità. Vi si aggiunge l’ottimizzazione degli approvvigionamenti, finalizzata a garantire un equilibrio tra la disponibilità delle materie prime e la domanda di mercato, il tutto coordinato con le giacenze di magazzino, con gli ordini di produzione in essere e con le vendite, essendo il fashion un mercato che genera volumi importanti. Bilanciare acquisti, tracciabilità, produzione e vendita in un settore fluido come questo è tutt’altro che banale e condiziona direttamente il time to market.
La produzione deve essere pianificata con precisione per garantire il rispetto delle scadenze, ma deve essere anche sufficientemente flessibile per assecondare i trend di mercato e la sempre più frequente personalizzazione di massa. Un sistema efficace deve permettere una pianificazione avanzata della produzione, ma anche l’ottimizzazione delle risorse materiali e umane, la riduzione al minimo dei fermi, il coordinamento dei terzisti e la gestione ottimale dei flussi logistici di magazzino che alimentano la produzione.
Le aziende fashion non operano solo attraverso i canali retail tradizionali. La digitalizzazione ha abilitato l’omnicanalità, possibile previa integrazione fluida ed efficiente con portali B2B e B2C, con marketplace e/o con il proprio e-commerce per la vendita diretta. In quest’ultimo caso, il magazzino deve essere adeguato, a livello strutturale e di sistemi informativi, alla necessità di gestire molti ordini contemporanei di piccole dimensioni. Un unico flusso che integri vendite online, punti vendita fisici e distribuzione può ridurre i ritardi e migliorare la customer experience, che sempre più spesso è il fattore chiave della competitività.
Infine, la capacità di raccogliere e analizzare i dati è ciò che permette a un’azienda di migliorare costantemente i suoi processi. Un ERP fashion deve fornire strumenti di monitoraggio dei KPI operativi, come le tempistiche di produzione, il consumo dei materiali e la gestione degli ordini, ma anche un’analisi predittiva dei trend di mercato, così da individuare in anticipo le richieste dei clienti e adattare rapidamente la filiera.
Nei capitoli precedenti abbiamo enfatizzato come il successo nel mondo della moda non dipenda solo dalla creatività, ma anche da un insieme ampio di attività, relazioni e processi che, oltre ad essere in sé complessi, devono muoversi in sinergia per funzionare in modo efficiente. Qui, la frammentazione rischia di creare consistenti danni economici e di immagine: ritardi nelle consegne, scarso allineamento alle esigenze dei clienti, difficoltà a adattarsi ai trend, poca trasparenza e una visibilità limitata sull’intero ciclo produttivo.
Un ERP fashion fa suo il concetto opposto, quello dell’integrazione e dell’unico punto di riferimento per, appunto, tutti i processi, le attività e le relazioni che costituiscono il mondo della moda. In altri termini, l’ERP fashion è il punto di riferimento centrale di ogni processo, dal concepimento dell'idea alla vendita finale e alla relazione con il cliente, anche nel B2C. Grazie a un sistema integrato, le informazioni fluiscono in modo continuo e ottimizzato tra le diverse divisioni aziendali, ma anche con i partner e i professionisti esterni, ognuno per la propria area di competenza.
La capacità di fornire il dato, anche quando soggetto ad analisi e correlazioni complesse, a chi ne ha bisogno nel momento in cui ne ha bisogno è il tratto distintivo di un ottimo ERP fashion, nonché la base per decisioni consapevoli e, appunto, per un time to market ridotto al minimo possibile, da cui più competitività. In un contesto dove ogni giorno perso può significare un'opportunità mancata, scegliere un ERP fashion integrato non è solo una questione di efficienza, ma un vero e proprio vantaggio competitivo.
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