Sostituire il gestionale, soprattutto in un periodo come quello attuale caratterizzato da grande incertezza, potrebbe essere considerata un’iniziativa da rimandare a tempi migliori. CATA Informatica, invece, può confermare attraverso degli esempi concreti che proprio in momenti come questo la sostituzione può contribuire a innescare quel percorso virtuoso di digitalizzazione e innovazione di cui le PMI hanno davvero bisogno. Tra i tanti casi che possono dimostrarlo vi è quello di Forind Avio Elettronica e Teknoavio, due società lombarde che fanno parte dello stesso brand e che si occupano di vendita di componenti e materiali per il comparto aeronautico, il settore della difesa e quello industriale. Le due aziende, infatti, hanno deciso di sostituire il gestionale l’anno scorso, in piena pandemia, avviando il processo di migrazione dal vecchio al nuovo sistema nel corso del 2020 per essere go live a gennaio di quest’anno. I risultati attestano che la loro scelta è stata quanto mai azzeccata.
«Utilizzavamo un programma personalizzato su piattaforma AS400 - spiega Andrea Lechiancole, CEO di Forind e Teknoavio -, un programma nato con noi, che andava bene, molto affidabile e veloce, anche perché la grafica era pressoché inesistente. A un certo punto però mi sono reso conto che eravamo ingessati. Pur con tutti i suoi meriti, il sistema non dava quel plus che occorreva per sviluppare l’azienda». È nato da qui lo spunto di sostituire il gestionale, optando per uno che fosse più moderno, flessibile e performante. La scelta è caduta su TeamSystem Enterprise e su CATA Informatica in qualità di system integrator e partner certificato sui prodotti TeamSystem. CATA ha affiancato Forind e Teknoavio pianificando una migrazione con varie fasi a partire dal maggio 2020 e prevedendo di concludere il progetto di sostituzione entro il gennaio 2021. Cosa effettivamente avvenuta, e questo nonostante uno scenario pandemico che avrebbe potuto causare dei ritardi nella progettazione e poi nel rilascio della soluzione.
Se su un fattore il Covid-19 ha avuto un’influenza, è stato quello della formazione in presenza, le cui sessioni sono state evidentemente meno frequenti rispetto a una situazione ordinaria. Lechiancole, infatti, è convinto che «la vera differenza la faremo nel momento in cui si potrà tornare in azienda, a settembre di quest’anno o all’inizio del prossimo, e avremo qui i referenti di CATA così che possano vivere e “respirare” le nostre esigenze sul campo». Le tempistiche di implementazione, inoltre, non vanno confuse con quelle di adoption, termine con cui si indica il periodo necessario a sfruttare al massimo un nuovo sistema informativo. Sostituire un gestionale vuol dire anche imparare un uso sapiente ed esaustivo di tutte le sue funzionalità, con capacità di apprendimento molto diverse in base alla tipologia di azienda e agli end user. In particolare, quando trascorrono molti anni prima di sostituire un gestionale, anche la curva di apprendimento per imparare quello nuovo si allunga.
Nel caso di Forind e Teknoavio, la prima fase di test e trasferimento dati è stata molto celere e ha consentito di spostare dal 2016 a oggi tutti gli ordini clienti, gli ordini fornitori, i listini. Alcune aree, perciò, come produzione e contabilità, sono già andate a regime nell’utilizzo del programma. Altre hanno cominciato ad adoperare ancora parzialmente il CRM (Customer Relationship Management), tenuto conto che in un mercato B2B, qual è quello in cui operano le due aziende, l’impiego di un software per la gestione del cliente implica un approccio differente rispetto al mercato B2C. Il che richiede un effort maggiore da parte dei commerciali a entrare nei suoi meccanismi. I moduli della business intelligence, infine, potranno dispiegare tutta la loro potenzialità con una quantità di dati sempre più ricca raccolta nell’arco di diversi mesi. Sostituire il gestionale «non è un processo a breve termine, ma è l’unico modo per evolvere» sottolinea Andrea Lechiancole in conclusione.
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