Gestione della produzione nel manufacturing: 5 sfide e come vincerle

Gestione produzione: come migliorarla e ottenere processi di manufacturing più efficienti? In un contesto di estrema incertezza come quello attuale, gli operatori del settore devono vincere alcune sfide importanti: serve a distinguersi in un mercato sempre più affollato, e ad assicurare le giuste marginalità al proprio business.

Da questo punto di vista, alcuni dati relativi al manifatturiero italiano sono poco incoraggianti: l’indice di produttività complessivo è per esempio di circa 6 punti sotto la media degli altri Paesi UE (106,6 contro 112,5). Altri indicatori, come quello sull’adozione delle nuove tecnologie, fanno invece ben sperare: così, il 37% delle industrie nostrane utilizza soluzioni di IoT, mentre la media europea è del 30%.

Nel difficile compito di efficientamento della gestione produzione, allora, ci sono alcuni importanti punti di criticità da superare. Ne consideriamo 5 di seguito.

 

1.      Costi

Ridurre i costi è, naturalmente, obiettivo primario di una strategia di gestione produzione, specialmente in un contesto di continua oscillazione di prezzi e disponibilità nelle supply chain. Secondo un report di Deloitte, nel 2022 più dell’80% degli operatori del manufacturing hanno accusato qualche contraccolpo negativo dalle disruptions delle filiere.

Per gestire i processi produttivi, allora, diventa sempre più importante anticipare imprevisti e fluttuazioni di mercato. L’incertezza rende più difficile la stessa costificazione di un processo produttivo e a ciò si accompagna una maggiore incertezza sugli esiti attesi. In altri termini, se i costi di produzione sono incerti, è più probabile sbagliare i calcoli anche sull’effettiva sostenibilità economica di una scelta produttiva.

La gestione della produzione nel manufacturing deve allora essere orientata alla massima visibilità. Processi più trasparenti consentono infatti di individuare ridondanze e sprechi, o di attuare strategie di ottimizzazione. Per esempio, dati più precisi sui consumi energetici permettono di organizzare le lavorazioni in modo da concentrare quelle particolarmente energivore nelle fasce orarie più convenienti.

 

2.      Qualità prodotto

Sicuramente, una gestione produzione efficace aumenta la qualità del prodotto. È un argomento importante da tenere presente nel momento in cui il numero dei competitor continua a crescere e i consumatori diventano sempre più esigenti. Così, in un sondaggio recente, il 67% degli operatori intervistati ha ammesso qualche difficoltà nel soddisfare le aspettative dei consumatori sui tempi di consegna dei prodotti.

Oltre la “war on delivery”, i consumatori sono più attenti che in passato alla qualità di ciò che acquistano. La sfida per il manufatturiero, allora, è combinare accuratezza e cost-effectiveness in fase di lavorazione. Solo così possono offrire prodotti in linea con le aspettative degli utenti finali, e al tempo stesso incrementare l’efficienza dei processi produttivi, per esempio, riducendo la quota di errori e scarti.

Processi più efficienti, da questo punto di vista, sono quelli in grado di seguire scrupolosamente le distinte base, anche quando queste sono particolarmente complesse.

Ancora, la sfida sulla qualità del prodotto viene vinta assicurando completa tracciabilità inversa. Dal prodotto finale è così possibile risalire immediatamente alle sue materie prime o alle linee coinvolte nella sua lavorazione. In questo modo si offre più trasparenza ai consumatori finali, si limitano i danni in caso di richiami o altre criticità di un prodotto già in commercio, e si semplifica la procedura di sostituzione o cambio di sue componenti.

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3.      Personalizzazione

Uno degli effetti positivi del manufacturing 4.0 è quello di abilitare la mass customisation. Le nuove tecnologie, infatti, rendono possibile la configurazione di innumerevoli varianti di prodotto anche quando le quantità da produrre diventano notevoli.

Questa opzione è particolarmente apprezzata in verticali come il retail: qui, secondo McKinsey, il 76% degli utenti è più propenso ad acquistare da un brand che offre contenuti e prodotti modulati sui suoi gusti. Anche in altri settori, del resto, la personalizzazione è un elemento vincente: si pensi all’automotive, o all’elettronica di consumo.

In termini di gestione produzione, allora, la personalizzazione è un’ulteriore sfida da vincere. Si può fare, ancora una volta, aumentando il livello di controllo sui processi produttivi mediante una digitalizzazione avanzata dei processi.

La piena gestione digitale delle linee di produzione consente così di coordinare i processi produttivi anche quando questi si fanno più articolati. Con l’intervento di strumenti software specifici come MES e, a un livello superiore, ERP, si riesce così a orchestrare il lavoro in maniera più efficiente, ottimizzandone i workflow per assicurare profittabilità anche a produzioni ad elevato coefficiente di personalizzazione.

 

4.      Integrazione sistemi

La gestione produzione in ambienti 4.0 si fa operando su più fronti. Il manufacturing moderno è infatti un sistema complesso, in cui è necessario collegare in tempo reale diversi attori.

In termini pratici ciò significa che la gestione dei processi produttivi comporta un lavoro su più piattaforme tecnologiche e diversi endpoints. Perché tutto funzioni come si deve, servono strumenti adeguati alla gestione di questa complessa tela di relazioni.

Da questo punto di vista, sistemi di gestione centralizzati e di facile integrazione con piattaforme di terze parti possono svolgere questo ruolo. La gestione produzione in questo contesto diventa più semplice, perché si riescono a ottenere informazioni in tempo reale su tutti i processi in corso, e queste vengono poi condivise con gli stakeholders così da far funzionare a dovere tutta la filiera di supporto.

In questo senso, un sistema modulare che integri più applicativi di gestione, e che sia adeguatamente connesso con le piattaforme esterne di relazione, permette di governare meglio i processi produttivi.

 

5.      Tecnologia

Abbiamo accennato finora ai sistemi gestionali di tipo ERP e MES, quest’ultimo elemento irrinunciabile per una gestione produzione davvero efficace. Soluzioni che integrano entrambi gli applicativi, come le suite TeamSystem nel portfolio CATA, possono dare ottimi risultati, anche perché assicurano adeguato aggiornamento delle tecnologie in gioco.

L’adeguamento alle nuove tecnologie è, infatti, un punto qualificante di una gestione produzione efficiente. I processi produttivi moderni sono, per esempio, pesantemente influenzati dai progressi dell’AI, che consente di governare i macchinari in maniera intelligente e con il minimo apporto umano. Secondo alcuni studi, il valore sul mercato globale dell’AI applicata al manufacturing è destinato a crescere a un ritmo del 51,5% annuale fino al 2028.

Riuscire a interagire con macchinari particolarmente sofisticati, AI-powered, è da questo punto di vista cruciale per evitare colli di bottiglia e quindi trasmettere i benefici dell’innovazione a tutti i livelli operativi. Se, così, le macchine del plant floor moderno possono coordinarsi per azzerare i momenti morti così come l’overload, è compito del livello superiore (quello della gestione produzione vero e proprio) governarne le operazioni e, analizzando i dati, pianificare processi produttivi davvero cost-effective.

Un coordinamento centrale tra il piano della produzione e quello della pianificazione e gestione permette così di vincere davvero la sfida centrale del manufacturing odierno, quella della competitività. Utilizzando le nuove tecnologie come driver di crescita e sviluppo, infatti, si riuscirà ad allineare la produzione ai trend di mercato e assicurare nella sua esecuzione la massima efficienza.

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