Le PMI tra AI e big data: cosa serve per essere davvero innovativi​

Per le PMI, AI e big data analytics rappresentano le tecnologie su cui fondare la competitività del business nel prossimo futuro. Le aziende di dimensioni più contenute, infatti, stanno faticando a tenere il ritmo con le dinamiche del mercato attuale: secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano, sebbene le PMI siano responsabili del 41% dell’intero fatturato generato in Italia, rispetto alle grandi aziende registrano una retribuzione più bassa del 25% e un valore aggiunto per addetto minore del 28%. Invertire la rotta è quindi fondamentale. Gli analisti ritengono che a causare queste contrazioni siano economie di scala non sempre attuabili, la scarsa disponibilità di capitali da investire in ricerca e sviluppo e una capacità ridotta di aprirsi agli scambi internazionali. A fronte di questo scenario, è ormai evidente come l’innovazione digitale rappresenti la leva su cui puntare per dare nuovo slancio a queste realtà: le PMI con AI e big data adeguatamente sfruttati saranno in grado di diventare intelligenti, per competere all’interno di un mercato sempre più interconnesso e digitalizzato.

Nelle prossime righe vedremo come implementare queste funzionalità in maniera efficace, sicura ed economicamente sostenibile.  

 

PMI, AI e big data: l’importanza di una data strategy evoluta 

Lo abbiamo accennato: le dinamiche operative e di mercato oggi si svolgono all’interno di un ecosistema sempre più digitale. La gestione dei documenti si dematerializza, i flussi di lavoro diventano più dinamici, le procedure più fluide. L’asset più importante all’interno di questo nuovo scenario è rappresentato dalle informazioni che circolano in azienda e lungo tutta la filiera. Si tratta di una enorme mole di dati eterogenei che, per essere pienamente valorizzati, devono essere raccolti, integrati, normalizzati e analizzati con strumentazioni e algoritmi estremamente sofisticati. Una data strategy per PMI con AI e big data analytics permette infatti di aumentare la visibilità di tutti i processi, fornendo agli imprenditori un inventario di insight a cui attingere per ottimizzare i flussi di lavoro, attuare strategie in ottica predittiva, prendere decisioni sempre più pertinenti e “informate”, valutare azioni migliorative sulla base di specifici KPI. In altre parole, le PMI grazie ad AI e big data possono trasformarsi in vere e proprie aziende data-driven moderne, agili e in costante evoluzione.

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Requisito n.1: una nuova mentalità per una PMI davvero innovativa (e conveniente)

Prima di implementare nella PMI AI e funzionalità di analisi avanzate, affinché il nuovo concetto di piccola-media impresa guidata dai dati possa realizzarsi concretamente, occorre focalizzarsi su un cambiamento preliminare e propedeutico: quello culturale. Una tradizione così virtuosamente radicata nel tessuto sociale ed economico del nostro Paese, infatti, rischia di non abbracciare l'innovazione a causa di ritrosie e resistenze nei confronti dell’implementazione di nuove tecnologie, nuovi approcci operativi e relativi costi. Ma chi pensa di proseguire al motto di “abbiamo sempre fatto così”, nel mercato attuale, ha i giorni contati.

La buona notizia è che, puntando con fiducia su una strategia di change management e su nuove competenze digitali, le opportunità di crescita saranno davvero epocali. Come fare? La soluzione per avere un’infrastruttura tecnologica e delle competenze in grado di potenziare le PMI con AI, big data analytics e funzionalità di business intelligence avanzate - senza dover affrontare investimenti onerosi in termini di costi e risorse - è l'outsourcing. Affidarsi a un system integrator certificato e autorevole significa demandare a lui tutte le complessità tecniche e tecnologiche, oltre alla costante ricerca degli strumenti e dei trend di ultima generazione. Grazie al modello di distribuzione as a service basato sul cloud, inoltre, è possibile sfruttare le soluzioni più recenti sul mercato, consigliate ed erogate dal proprio partner, senza dover affrontare ingenti investimenti Capex (ma trasformandoli, invece, in Opex). 

 

Requisito n.2: puntare sull’ERP per potenziare la PMI con AI e big data 

Premessa l’importanza di cambiare la cultura operativa e di rivolgersi a un partner esterno che accompagni l’azienda lungo questo necessario percorso di digitalizzazione e creazione di una strategia data-driven, vediamo qual è lo strumento che permette concretamente di potenziare la business intelligence delle PMI con AI e big data analytics. 

Il cuore del business oggi è l’ERP di ultima generazione: un sistema gestionale avanzato, basato sul cloud e arricchito con funzionalità come intelligenza artificiale, machine learning, predictive analytics, modelli di analisi in tempo reale, monitoraggio di KPI e standard di sicurezza elevati. Una soluzione di questo tipo, integrando all’interno della medesima piattaforma digitale tutti i flussi di lavoro, consente di snellire e velocizzare (anche grazie all’automazione di molte procedure) le diverse aree operative, dall’amministrazione alle vendite, passando per contabilità, acquisti, logistica e produzione. E così la governance della PMI diventa più trasparente, moderna e dinamica, a tutto vantaggio dell’innovazione.  

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