Tre fattori fondamentali per la digitalizzazione della tua PMI

La digitalizzazione delle PMI è un tema urgente all’interno del panorama economico italiano: vediamo perché. I numeri parlano chiaro: le PMI rappresentano la linfa vitale del terreno economico nazionale.

Secondo gli ultimi dati resi noti dall’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano, infatti, sono circa 211mila - ovvero rappresentano appena il 4,78% del tessuto imprenditoriale italiano, che conta in totale 4,4 milioni di imprese attive - ma, da sole, contribuiscono al 41% del fatturato complessivo nazionale. Non solo: le piccole e medie imprese sono responsabili del 33% degli occupati nel settore privato e del 38% del valore aggiunto del Paese. La cattiva notizia, però, è che il grado di digitalizzazione delle PMI risulta ancora inadeguato rispetto a quanto necessario per prosperare all’interno di mercato ormai altamente complesso e competitivo: gli analisti hanno rilevato che soltanto il 26% del campione preso in esame (formato da 1500 PMI) ha già integrato il giusto livello di avanzamento tecnologico per affrontare gli attuali scenari operativi. Insomma, non c’è più tempo da perdere: puntare sulla digitalizzazione delle PMI è il prossimo passo da compiere per continuare a giocare un ruolo strategico su scala nazionale e, perché no, globale.  

 

I vantaggi della digitalizzazione nelle PMI

La digitalizzazione per le PMI è un obiettivo necessario: la partita sullo scacchiere economico attuale, infatti, si conduce solo con la capacità di trasformarsi in ecosistemi data-driven

Il punto è saper tradurre in insight precisi e puntuali l’enorme mole di informazioni che circolano in azienda e in filiera, per basare su questi dati i processi decisionali e operativi. Digitalizzazione e PMI, quindi, è il binomio su cui puntare per ottenere tutti i vantaggi del paradigma 4.0: innanzitutto, aumenta la visibilità sui processi e consente un maggiore efficientamento operativo, a tutto vantaggio della produttività. Nello specifico, la digitalizzazione nelle PMI permette di aumentare la governance dei dati centralizzando le informazioni e abbattendo così i silos operativi e le relative criticità. Questo ecosistema guidato dai dati è caratterizzato da flussi di lavoro più fluidi e dinamici (anche grazie a una maggiore collaborazione con tutti gli attori della filiera), tempi di produzione e time-to-market più veloci, maggiore continuità operativa, migliore manutenzione degli asset grazie alle analisi predittive e, di conseguenza, investimenti ottimizzati e costi contenuti

 

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Tre punti chiave per abilitare una matura digitalizzazione delle PMI 

Per abilitare una matura digitalizzazione delle PMI e ottenere tutti i vantaggi appena descritti occorre prestare attenzione a tre precisi requisiti, implementando strumenti e strategie adeguati sia dal punto di vista tecnologico che culturale. Vediamo quali sono: 

 

#1 Change management e competenze digitali 

Senza il giusto approccio culturale non c’è strumento all'avanguardia che tenga: per questo motivo, come primo fattore fondamentale per la digitalizzazione delle PMI è bene contemplare un cambio di prospettiva culturale. Bisogna abbracciare il cambiamento e farlo con convinzione e fiducia: investire (e credere) sulle competenze digitali è il primo passo da compiere per tenere il ritmo con l’innovazione.  

 

#2 Un’infrastruttura al passo con i tempi: il cloud fa la differenza 

Dopo aver “settato” l’infrastruttura mentale, per sostenere la digitalizzazione nelle PMI è opportuno adeguare l’infrastruttura operativa. E, per riuscirci, è fondamentale puntare sul cloud. Il perché è presto detto: il successo del business oggi dipende in larga parte dalla capacità di contare su una gestione documentale paperless e di sfruttare funzionalità evolute di big data analytics, intelligenza artificiale, machine learning e NLP. Il cloud permette di implementare questi strumenti di ultima generazione senza dover affrontare importanti investimenti in modalità on premise. 

 

#3 Gestione documentale digitale: serve un ERP intelligente

La digitalizzazione delle PMI in ottica data-driven si deve basare su un sistema gestionale in grado di comprendere e collegare tutte le funzioni aziendali: occorre una piattaforma che unifichi i dati e metta a disposizione di tutti gli utenti abilitati il patrimonio di conoscenze. In quest’ottica, una soluzione di Enterprise Resource Planning di ultima generazione è lo strumento che funge da vero e proprio catalizzatore dell’innovazione aziendale: gli ERP più evoluti, infatti, presentano funzionalità di intelligenza artificiale e Robotic Process Automation in grado di fare davvero la differenza sul piano operativo.  

 

Come sfruttare al massimo i dati aziendali per una PMI data-driven 

Dopo aver abilitato la digitalizzazione della PMI attraverso la creazione di un ecosistema operativo unificato, centralizzato e intelligente come quello appena descritto, per massimizzare i risultati, è fondamentale definire precisi KPI per ogni reparto aziendale. In questo modo si potrà sfruttare al meglio il patrimonio informativo raccolto, misurando l’andamento dei processi per metterli a confronto con i parametri ideali di riferimento e rimodulare così di volta in volta le procedure in ottica di miglioramento continuo. Affinché questo scenario possa tradursi in realtà in maniera semplice e relativamente veloce, è fondamentale avvalersi di un system integrator autorevole con una comprovata esperienza nella digitalizzazione di PMI e aziende più grandi, in diversi comparti industriali. Solo un partner di questo tipo è in grado di guidare l’azienda nel già citato percorso di change management, supportare la trasformazione digitale di procedure e processi, individuare a colpo sicuro gli strumenti più adatti per ogni specifica esigenza e supportare i responsabili aziendali nella definizione dei KPI più funzionali al raggiungimento degli obiettivi. 

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